lunedì 16 marzo 2020

Tutta colpa di Ella _ pt.2

Aveva gli occhi scuri e lo sguardo intenso.
Lo sguardo fermo per la prima volta.
Lo sguardo sicuro per la prima volta.
L’orizzonte dentro gli occhi, sì, l’orizzonte dentro gli occhi.
Lo percepivo ma non volevo dire nulla.
Ero sempre stata quella brava a tirare fuori le emozioni degli altri, credo per indole.
Ero stanca di avere sempre questo ruolo tacito.
Percepivo in silenzio.

Ma lui non ha resistito più.
Forse era l’ultima volta che avremmo vissuto in quel mondo parallelo per una serie di circostanze assurde in cui eravamo immersi.

Aveva lo sguardo intenso, ma non bastò neanche a lui quella volta.
Decise di parlare.
Decise di aprirsi.
Decise di rischiare.
Decise di sembrare ciò che realmente era, contravvenendo ad ogni sua regola.

Lo fece.
Tolse ogni maschera.
Si aspettava lo stesso.
Si aspettava lo stesso.
Ma si gioca in due, lei gli ricordò, quasi infastidita.
Si gioca solo in due.

I mondi paralleli sono tremendi.
Amiamo i mondi paralleli e li temiamo.
Temiamo che possano essere veri.
Temiamo che possano essere belli.
Temiamo che come ogni bellezza estrema possa farci soffrire.

Rimase con il suo meraviglioso sguardo intenso e brillante.
Lei lo sapeva.
Lei l’aveva capito da tempo, ebbe solo una conferma.

Lei aveva percepito ogni silenzio.
Aveva percepito ogni mancanza.
Aveva percepito ogni ferita.
Aveva percepito ogni sfumatura.
Aveva però ancora il ricordo e il desiderio della bellezza, quella che non si sporca, quella che si coltiva, quella che si rincorre, quella che si afferra.

Tutta colpa di Ella.
(ancora)


Nessun commento:

Posta un commento