domenica 31 dicembre 2023

Sono fiero di te

Ha chiuso gli occhi hai visto?


Sì, lo ha fatto. Si è fidata.


Poteva andare meglio però…


È andata, questo è ciò che conta. Ha chiuso gli occhi e li ha riaperti sorridendo. Il tempo poi non conta, sai? Forse l’hai dimenticato.


No, non l’ho dimenticato. Effettivamente, poi in modo nuovo, è tornata a brillare. È stata davvero brava. Te la ricordi a Maiorca? Lì è ripartita, ha lasciato qualche lacrima sull’isola e poi via da lì con una consapevolezza priva di paura. Ho sentito che il cuore è tornato a respirare.


Sì e lo fa ancora, sai? 

È stato un anno incredibile, abbiamo rivisto il fondo, amico mio! Eppure, guardaci adesso. 

Sono fiero di te.


Anche io.

Lasciare andare

 Lasciare andare


Quello che non ti rappresenta più

Quello che ti appesantisce.

Le persone che ti appesantiscono.

Le illusioni coltivate troppo a lungo.

Le parole a cui non seguono azioni coerenti.

I pensieri statici.

Gli occhi spenti.

E i più importanti sono e saranno sempre i tuoi.

❤️

Luccichiamo oggi, ma soprattutto domani e i giorni a venire. 

LASCIARE ANDARE e fare spazio al nuovo.

L’augurio costante❤️



Grazie per ogni passo.
Grazie per la fiducia.
Grazie per l'amore.
Grazie per ogni risata.
Grazie per ogni lacrima.
Grazie per ogni emozione.
Grazie per ogni scoperta.
Grazie per ogni respiro.
Grazie per ogni sorriso.
Grazie per ogni parola.
Grazie per ogni abbraccio.
Grazie per ogni Luna.
Grazie per ogni onda.
Grazie per ogni moment of truth.
Intenso.

giovedì 23 novembre 2023

Brilli ancora?



x
















- Allora adesso mi è tutto più chiaro.
Se smettessi di evolvermi, sarei morta, con gli occhi aperti.
Qualcuno crede che ci voglia un gran coraggio. (Prova e poi scopri che non è vero. Lo so quello che pensi, ci ho messo anni per arrivarci).

Ci vuole molto più coraggio a restare dove non si sta bene e a spegnere la luce negli occhi, ogni giorno un po’ di più.
Ci vuole molto più coraggio a sprecarsi fingendo che sia tutto ok, perché questo ti consuma dentro.
Ci vuole molto più coraggio a scegliere di buttarsi via per un’apparente comodità.
Ci vuole molto più coraggio ad implodere e incenerire le energie, senza rinnovarle.
Perché ti stai buttando via.
Ti stai buttando via.
Ti stai cancellando.
Ti stai consumando.

Apparente, la parola chiave.
La parola chiave di questa realtà, di questa educazione… di questo malessere generale.

Sì, a volte si è soli ed è questo il prezzo per chi sceglie di non abituarsi ad essere ciò che era ieri. Vale la pena. Vale più dell’oro. È pura vita ❤

So cosa vorresti chiedermi, non lo scrivo, ma ti rispondo:
“Probabilmente sì, più intensamente, ma poi rinasci. E brilli.
E sei pieno, ma leggero.
Tu brilli ancora?” -

mercoledì 15 novembre 2023

L'asfalto

Sgomitava tra le maschere in cerca di conforto. 

Correva anche da ferma.

Era stravolta.

Cercava quello sguardo vero. Quello sguardo che non era mai esistito.

Continuava agitandosi silenziosa.

Sentiva quel cuore premere per una preziosa scintilla. 

Iniziò a stracciare ogni travestimento e sotto trovò solo dei manichini. Sagome di esseri umani. Cartonati.

Gli occhi spalancati dall’orrore di quella terribile realtà. 

Affannava.

Annaspava.

Si immobilizzò in quel cimitero di finzione. Lo scenario più oscuro e nitido mai visto prima.

“Ci sono solo io qui?” - chiese guardandosi intorno.

Iniziò a singhiozzare accasciandosi sulle ginocchia.

L’asfalto era l’unica verità di quel momento. Il nero asfalto duro, pregno di presente.

Il corpo saturo di ogni emozione possibile.


Il fascio di luce puntò su di lei e su tutte le sue vergogne, sulle sofferenze, su quell’intensa solitudine, su quel gelido istante.



 Aveva la maschera, vero?

L’ha sempre avuta. È terribile.

 Ora ci sei solo tu. 

Anche prima c’ero solo io, ma non lo sapevo. È terribile.

 Sì, è terribile. Ora che farai?

Vorrei urlare.

 Fallo.

Vaffanculo - urlò - ridammi indietro tutto il mio amore! 


 Provai tenerezza. Una caldissima tenerezza. Provai ad abbracciare quel ghiacciolo per ricordarle che il calore era il dono più grande. Il suo cuore, era la ricchezza più dolce che potesse avere in questo mondo marcio.




Rimanemmo su quell’asfalto cingendoci le vite. E ci accorgemmo che la Luna era proprio sopra di noi, rispuntando con timidezza a prendersi cura di quella inaspettata magia.

 https://youtu.be/JNJv-Ebi67I?si=PAyeGn6d2acTUQwo

giovedì 9 novembre 2023

Again, Fred

L’abbiamo detto come se fosse la cosa più naturale del mondo. 

(Ti adoro. 
Anche io.)

Come se non ci fossero stati anni senza occhi. 
Il volume sul mixer a ricordarci le note, tutte quelle solo nostre.
Quelle non dette. 
Quelle dette troppo.
Quelle condivise.
Quelle ballate.
Quelle senza sonno, come noi.

A ricordarmi che il passo indietro l’ho fatto io, anche se poi faccio la succube dell’abbandono.
A ricordarci che non ci siamo trovati sul tempo, su questo tempo del mondo.
A ricordarti che hai ancora paura di te, ma non più tanto di me.
A ricordarci che ci siamo.
A confermarci che ci siamo.
A ritrovarci complici.
A prevedere un altro calore per combattere quell’inverno.
… in this smoking chaos… again Fred.



venerdì 27 ottobre 2023

La paralisi

Opuscoli di lezioni di vita. Lanciati qui e là senza richieste.

Insegnanti senza titoli.

Roventi giudizi.

Riscaldate convinzioni.

Scalpitanti alleanze… ma in battaglia non si va mai.

Si resta dietro una comoda trincea immaginaria.

Si dedica tempo e si sprecano energie ad elencare sentenze. Abominevoli sentenze.

Una calca di appollaiate credenze pur di apporre la migliore etichetta in questo tripudio di consensi. 

Una tortura privata autoinflitta.


Come ce l’avete il respiro?

Come vi sentite a luci spente?

Chi siete quando non c’è più il pubblico?

Se la società domani sparisse, avreste ancora un corpo?


Si è paralizzata l’evoluzione. La vostra. 

Ci dispiace assai.


ps: vi diciamo un segreto: siete sempre in tempo per cambiare

pps: HOPE IS A MUSCLE THAT ALLOWS US TO CONNECT canta Bjork…




Le sorelle di vita




Alcune anime arrivano in famiglie dove saranno portate a vivere sfide continue, si troveranno a dare, dare e ancora dare senza ricevere non solo nulla in cambio, ma nemmeno un ringraziamento.

Qualcuno dice che c’è una ragione a tutto questo ed è per il nostro bene, per la nostra evoluzione. Lo capiremo forse un giorno, mentre ci impegniamo ancora a sperare di rinascere senza sentimenti e con cuori di pietra.


Lungo questo percorso incontriamo delle sorelle di vita e ci facciamo compagnia per un pezzo di strada, condividendo ogni cosa, dandoci fino al possibile, perché l’impossibile non lo diamo più, siamo troppo provate (ancora e per sempre) da quel dare che non è mai stato riconosciuto.

Eppure, con le sorelle di vita, il nostro “dare nel possibile” è sempre apprezzato perché sappiamo metterci nei panni altrui o semplicemente perché ci siamo riconosciute in mezzo alla folla.


Mi stupisce a distanza di quasi 20 anni, aver ricevuto un riconoscimento importante di presenza.


Una persona con cui per anni ci siamo tenute la mano è poi scappata via con la Signora Eroina. 

Ho provato ad inseguirla per un po’ ma sapevo che la Signora fosse troppo più forte di me e a un certo punto del cammino, stravolta, ho mollato la presa. 

Avevo tenuto il braccio teso, urlato, pianto, parlato con cura, condiviso con il cerchio più stretto, ascoltato le peggiori bugie e le più terribili verità… ma non giocavamo ad armi pari, non avevo gli strumenti per combattere quella fastidiosa battaglia.


Quella persona è ancora viva e a distanza di anni mi ha confessato che rientro nella mini cerchia di 4 persone il cui pensiero l’ha aiutata ad uscire da quella merda. 

Perché? Perché con me, da me e da queste poche persone si era sentita amata e accettata, le avevamo mostrato il suo valore di essere umano, come fossimo uno specchio… e questo l’ha aiutata. 


Confortante e terrificante a tratti. 

Confortante perché abbiamo trovato il calore di mani e abbracci fuori dalle nostre quattro mura.

Terrificante perché probabilmente tutto il male è arrivato dentro di noi perché abbiamo dovuto colmare delle mancanze, ognuna a modo suo.

E a volte gli abbracci che ti arrivano non sono da parte da chi li vorresti e allora ci facciamo un po’ da madri, ma non sempre basta.


Ci sarebbe bastato un silenzioso abbraccio, un attimo di conforto, mezzo minuto di comprensione.

Ci sarebbe bastato un peccaminoso, fuggitivo, sussurrato GRAZIE. A noi che abbiamo perdonato tante volte, pur di tenere saldo quel cerchio familiare… che forse non è mai stato un cerchio reale, ma ci piaceva volerci credere a tutti i costi.


Non sono lamenti, abbiamo smesso da anni di lamentarci. 

Sono consapevolezze forse un po’ nostalgiche che troviamo il coraggio di confessare ad una Luna crescente che ci riporta a riempirci nuovamente di gratitudine e sorrisi. 

Perché siamo qui. 

Perché siamo vive. 

Perché siamo ancora capaci di amare e finalmente anche di amarci.


No, non abbiamo ancora finito di evolverci, forse abbiamo appena cominciato e ci piace sempre di più perché abbiamo intanto imparato a metterci a nudo senza timori e a prenderci cura di noi, ogni Luna in modo nuovo.

lunedì 25 settembre 2023

Corrosivo


Scorre con avarizia corrodendo ogni cellula.

Con avarizia… eppure corrode ogni cellula.


Dicono che bisognava rinnovarsi.


Un calore potente.

Una luce di altri mondi.

Altri modi di percepire la luce.

Consumava l’ego.

Cancellava l’orgoglio.

Perdonava ogni errore.

Razionalmente inaccettabile.

Proseguiva il suo fluire. Di salato perenne.

Convivendo.

Perseverando silenzioso.

Logorando.



…abbandonando ogni finto interesse, riprese a ghignare.

Bisbigli di commenti ricchi di superficie.


Apparve per ciò che era. 


Uno scheletro. Divorato da se stesso.

Un malessere vagante e vagabondo.

Un errante inetto. 

Un insulso e fragile istigatore.


Lei intanto era, ma lo capì solo dopo, riguardando la pellicola.


Uno scudo di marmellata.

Una soffice protezione su cui sdraiarsi.

Un cuscino per lo show.

Una venerabile ondata di benessere.

Un’avvolgente coperta per l’inverno.

Una calda carezza.

Una bollente emozione.

Un’illuminante direzione nel presente.

Un amore splendente.


Con le cellule ancora spoglie, si rialzò a fatica tentando di camminare.

La Luna era lì, a dirle di proseguire.

La luce blu era la sua casa.

Era comunque tornata a casa.







venerdì 21 luglio 2023

È semplice.

So che non possiamo stare insieme, ma ti amerò sempre. 

È semplice.

Non tutti gli amori sono fatti per essere vissuti a lungo. 


Certi amori vanno solo accettati.


Io lo accetto.

Prenditi cura di te e sorridi anche tra le lacrime.


Io in qualche modo ci sarò.


Tu in qualche modo ci sarai.


Ti auguro e ti augurerò sempre il meglio.

Grazie per le risate.

Grazie per il calore.

Grazie per i chilometri.

Grazie per il tempo.

Grazie per gli abbracci.

Grazie per i sorrisi.

Grazie per le lacrime.

Ho imparato ancora.

Ho vissuto ancora.

Ho amato ancora.


Ovunque tu sia e ovunque tu sarai, c’è qualcuno, da qualche parte che sorriderà pensandoti cantare a squarciagola una canzone avvelenata ;)

ps: e ricorda che hai una missione in caso di morte ;)







La prima alba insieme sarà sempre un bel ricordo.