martedì 26 novembre 2013

I never ask you why (cit.)

Sedeva lì, sulla sponda del suo mondo, dei suoi mari...con le maree incoerenti, bagnandosi a tratti.




venerdì 15 novembre 2013

Il MIO tumore è anche il TUO!

CLICCA QUI per leggere il dossier di Legambiente.
Mi stanno sulle palle quelli che incolpano SOLO la camorra.
Mi stanno sulle palle quelli che incolpano SOLO la "gente del Sud".

Questo dossier...immagino sia un puntino della TOTALE verità a riguardo (altrimenti non sarebbe leggibile a tutti...ormai si, ormai credo a questo!)...e si parla di 443-quattrocentoquarantatre aziende soprattutto del Centro/Nord Italia...nel corso di 22-ventidue anni...che hanno trovato più comodo/economico...buttare la loro merda, in modo illecito, in questo modo.

Mi stanno sulle palle quelli che poi alla fine non se ne fottono se non esiste ancora un cazzo di registro dei tumori della Regione Campania. Perchè è la strafottenza che ci ha portato a questo.
La strafottenza ha portato morte in troppe famiglie e ancora continua e continuerà.
Oggi a me, domani a te.
Percio' almeno cazzo, urla anche tu contro questo schifo. Fai qualcosa!
Non è un problema solo campano! E' un problema ITALIANO e da CITTADINO ITALIANO dovresti sentirti indignato!!!!

Quanti occhi "non hanno visto"...
Quanti soldi avranno risparmiato...

Quante notti in bianco auguro loro di trascorrere..
Quanta impotenza auguro loro di provare...
Quanta solitudine e disperazione auguro loro come unico futuro...
Ci vorrebbe un rogo...fatto di tutte le persone che hanno permesso accadesse questa tragedia. 
Il buonismo non fa per me.

Oggi a me, domani a te. Vedrai...che prima o poi si raccoglie quello che si semina.
Intanto ho mangiato merda insieme ad altre migliaia e migliaia di persone per quasi tutta la mia vita...e siamo tutti sulla stessa barca...ora urliamo e siamo incazzati neri e forse non risolverà il problema, ma almeno buttiamo fuori un po' di rabbia, almeno sappiamo che OGGI, una parte di popolazione è finalmente SOLIDALE ed INDIGNATA e nun vo' sta zitt...adda alluccà!

Il MIO tumore è anche il TUO.




martedì 22 ottobre 2013

"Ci vorrebbe un coltello"

Se avesse avuto un coltello, si sarebbe fatta del male fisico, pur di non ascoltare più il suo cervello.
Se avesse avuto un coltello, si sarebbe aperta il cervello e avrebbe iniziato a ripulirlo, come se fosse un mazzo di broccoli...tagliuzzando qua e là.
Se avesse avuto un coltello non avrebbe potuto continuare a scrivere e a ricordarsi che non avrebbe mai avuto il coraggio di impugnare un coltello e farsi del male.
Avrebbe voluto piuttosto un megafono.
Anche piccolo, perchè l'avrebbe avvicinato così tanto alle orecchie del suo interlocutore da assordarlo e farsi finalmente ascoltare.
Il suo maggior pregio era il SAPER ASCOLTARE. Il suo peggior difetto era finire per NON FARSI ASCOLTARE, incappata ormai nel ruolo di ascoltatrice fedele da cui non riusciva più ad uscire.
"Bisogna reinventarsi" avrebbe detto...ma avrebbe voluto semplicemente dire che i ruoli non sono catene e si possono mutare e modificare a seconda dei tempi e delle necessità.
Invece si finisce con ricoprire ruoli definiti nei particolari come tatuaggi che non abbiamo scelto, contratti che non abbiamo mai firmato che rischiano di autolesionarci.
"Ci vorrebbe un coltello" asserì.
E se ne andò.

sabato 19 ottobre 2013

venerdì 18 ottobre 2013

Illuminaci e accarezzaci

Ne avremo sempre bisogno.

Un abbraccio.

Uno spiraglio.

Una profonda condivisione.

Uno sguardo.

Un sorriso e una lacrima.

Ancora qui...con la spada appoggiata a terra.

Sì, domani ripartiremo.

Intanto siamo qui, adesso.

Perdonaci ... se non riusciamo a farlo per noi stessi.

..e ascolta..



eClissi di Luna PeNombrale.

Bentornata nebbia.

Stasera sei come un velo avvolgente, sento quasi il tuo calore.

Luna splende, dietro il tuo manto.

Salutaci...salutaci.

Perchè abbiamo paura.

domenica 13 ottobre 2013

FB as a "wall of fame"


Mi viene in mente un vecchio film di Spike Lee...
Fai ciò che dico quando lo dico? Meriti la foto sulla mia bacheca.
Fai ciò che voglio anche se non te lo dico? Meriti la foto sulla mia bacheca.

Insomma scarto chi non obbedisce,
cancello chi non mi sostiene,
frequento chi applaude le mancanze di chi nemmeno conosce.

Eppure non chiedo agli altri come stanno, eppure non sostengo, non comprendo.

Dipingo castelli di rabbia, litigo senza interlocutore,
esonero l'altro dall'essere a conoscenza del mio pensiero...ma intanto lo smerdo.

Scriverei per ore...suggerendo che senza essere diretti è un po' difficile, probabilmente impossibile, risolvere i problemi e le incomprensioni...ma ci sono giorni in cui mi rompo semplicemente il cazzo, di stare ad elargire consigli non richiesti.

Ieri, oggi e domani...everything still remains the same.
..il film di Spike in questione si chiama "Fà la cosa giusta".

martedì 8 ottobre 2013

raccontami

"raccontami"

                                 "ascolta" -

 "non posso"

..

"vuoi davvero ascoltare?"

come se bastasse chiedere per ricevere risposte o per ascoltarsi davvero.

"E' lì, giace"


mercoledì 31 luglio 2013

La FineStra ILLuMinAta. Inadeguata.

...come quelle dei presepi...la finestra quadrata con la luce gialla. Sarà la tua. E' la mia. Chissà.

Chissà cosa c'è dietro ogni finestra..quanti pensieri, vite, racconti, momenti, emozioni. Quanti segreti.

Quanti ripensamenti? Quanti dubbi? Quanto ti sta stretto ancora lui..maledetto canone a cui non ti vuoi plasmare, adeguare. Inadeguati. Inadeguata.

Lo stereotipo nero che non ti piace.
Lo stereotipo che non ti raggiunge perchè tu non vuoi che ti raggiunga.
Finestra illuminata, sì, la mia.

Il buio del carro di buoi...il gregge apparentemente bianco. Quanto candore finto in giro.
Visi pallidi.
Scelte irrimediabili.
Ho l'ansia al solo pensiero.
Quanto grigio intorno, quanto grigio sporco.

..e mentre cerchi l'immagine di una finestra illuminata su google...ti appare Giovanni Pascoli con questi versi ..è proprio vero: la condivisione dei pensieri non ha limiti!:
"Uomo che vegli nella stanza
illuminata, che ti fa vegliare?
dolore antico o giovine speranza?
Tu cerchi un Vero. Il tuo pensier somiglia
un mare immenso: nell’immenso mare,
una conchiglia; dentro la conchiglia,
una perla: la vuoi" (cit.)






domenica 28 luglio 2013

Prendi una chitarra..e cambia la giornata

...e gli sguardi..
..e gli umori...
arriva l'estate..è lì, dietro il prossimo angolo...
..desiderata, sudata, agognata, un premio.

Lenti, finalmente..veloci solo se ci va.
Spengo il telefono. Olè. Non vedo l'ora.
Ho voglia di dimenticarmelo, dimenticarmi della sua esistenza..di quest'oggetto malefico..non voglio internet, nessuna connessione, non mi interessa. Voglio stare disconnessa.

Voglio
stare
disconnessa.

Voglio desiderare un'altra realtà ed essere fastidiosamente ottimista.

venerdì 31 maggio 2013

File .txt


Un file in txt, leggero.

Economico, solo. Poco figo.

Contiene pensieri preziosi, i miei.
Preziosi poi per chi?

L'anima senza connessione internet spesso si sente abbandonata, quasi sola...eppure...in lucidità si accorge di essere immensa, appare infinita.

Nessun confine per chi pensa.
Nessun confine per chi scrive.

Si parlava di possibilità. Si parlava di chi va, di chi è andato, di chi andrà. Si parlava di chi sogna di andare e di chi si dispera perchè se non andrà non avrà avuto neanche quella possibilità infima di PROVARE.

Si parlava del perchè non si è andati. Si parlava delle spalle coperte e degli investimenti giusti o sbagliati dei propri genitori, con gli occhi del "senno di poi".
Si parlava della triste e potente rassegnazione che regna in alcuni discorsi serali.
Si parlava della realtà, della società, dell'impossibilità di guardare ad un futuro lontano.

Arduo star dietro alla disinformazione e ancor di più all'informazione.
Comunque Belen sta pensando di sposare Stefano.

Mary Pace dice che è grazie a lei se hanno trovato Osama Bin Laden.

...
...     ...insomma non ci si annoia a guardarsi intorno...finchè si ha voglia di farlo tutto bene...sì, tutto bene.

Un bel pezzo di vecchia data...

Nicaragua, Madagascar, Messico, Ecuador, Australia...
Sta cambiando l'età. E di questo poi ne parlero'.

domenica 28 aprile 2013

EROI DEL 2013


"Vorrei farti una domanda ma ho paura ti faccia male"

"Tranquilla, chiedi pure..."

"Sei dove vorresti essere?"

L'interlocutore vacilla, mostra espressione stupita...abbassa gli occhi per un istante...poi sospira....prova a sorridere...poi inizia a riflettere riabbassando gli occhi.
La domanda gli arriva dritta in faccia inaspettata come un fulmine a ciel sereno.

"Scusa non volevo, ma non ce lo chiediamo mai...pensiamo solo a dire tante cose e non ci chiediamo più come stiamo..."

"Hai ragione...scusami se non te lo chiedo da mesi..."

"Lo so...io cerco anche di non chiederlo a me stessa, a volte ho paura di rispondermi"

"Tesoro mio...vieni qui e abbracciami."

"Mi dispiace esserci stata senza una parte di me per tutto questo tempo.A volte tentiamo di proteggerci e di proteggere chi ci è accanto mentendo...e commettiamo l'errore più grande...perchè poi finiamo per essere estranei a noi stessi prima di tutto...e di conseguenza ogni rapporto perde il suo reale valore, il valore che merita..."

"Come dici sempre tu: quando si fanno domande, bisogna poi essere pronti a ricevere le risposte. Non si è sempre pronti, forse è per questo che a volte evitiamo di porcele. Beh..ricordati che per ogni risposta scomoda o spiacevole che riceverai da te stessa, io sarò al tuo fianco."

Si strinsero in un abbraccio silenzioso eppure pieno e assordante di emozioni.

Lontano nel vento


A volte il lontano che cerchi è così profondamente dentro di te che ti basta un po' di solitudine per essere dove vuoi.

Rigiri i pensieri, li stravolgi per farteli andar bene, provi a rassicurarti eppure.... eppure non basta.

Ci hanno ingannato. Inutile girarci intorno. L'ho scritto diverse volte e pensavo mi sarebbe bastato.
Non è così.
Sento di doverlo riscrivere, di urlarlo: CI HANNO INGANNATO.

Non ci riconosciamo. Siamo smarriti.

Non sappiamo dove andare. Detestiamo rimanere fermi.
Puzza di stantio e vecchio questo accontentarsi...di stantio e vecchio.
Sembra l'acquetta sporca delle pozzanghere...non ti può piacere, non risplende come il mare...è grigia. Cerchi sfumature nuove nel sole ma...rimane grigio.

Acqua putrida e stantia. Punto. Chiamala come ti pare, è così.
Fattela piacere. Ridici su, scherzaci.

Ci vogliono le contropalle per non impazzire in questa società di merda, le contropalle per rimanere in piedi, le contropalle per trovare nuovi punti di vista e sorridere.
Non puoi costruire un futuro perchè non hai la visione del futuro.
La società vacilla...come puoi pretendere di essere tu in equilibrio? Se forse domani o tra un mese tutto crolla? E non smetti di ossessionarti chiedendoti "Vado ora via dall'Italia o aspetto ancora un po'? Sarà poi troppo tardi?"

Imbottisciti di pillole di presente e prova a colorarlo.
Sì..ma a volte sei semplicemente stanco di prenderti in giro.
Non vorresti mai fermarti perchè a volte proprio non vedi più il Sole.

Dovrebbero iniettarci dosi di ottimismo.
Dovrebbero iniettarci dosi di autostima.
Dovrebbero iniettarci dosi di equilibrio.
Dovrebbero iniettarci dosi di strafottenza.

E' un po' come il tempo in questo aprile...un giorno sembra estate, il giorno dopo inverno, poi sole, poi pioggia...non trova pace...non trova pace...

Vorresti dire a tutti quelli che ti amano e ti sono intorno "non vi preoccupate, anche questa passerà" anche se non sai più se è davvero così...una parte di te sa che passerà, l'altra si chiede quante volte ancora questi pensieri sfonderanno con prepotenza la tua porta.

Ci vogliono le contropalle ragazzi miei...le contropalle.
Benedetta sia la diversità.
Benedetta sia la solitudine di questa domenica pomeriggio.
Benedetta sia la scrittura che mi libera ancora una volta.
Benedetto sia questo vento che inizia a farsi spazio...vento porta via queste pagine di vita e questi pensieri...portali lontano e porta nuova luce...

Ho sempre pensato "non mi avrete mai"...ho spento la tv per non sentire più il terrorismo psicologico pressante...eppure da qualche parte arriva e si incanala, si contrae all'interno e mi entra nel maledetto cervello...vento porta via anche questo...lontano da me..fuori da me..

Voglio rimbecillirmi di gioia e strafottenza.

lunedì 25 febbraio 2013

martedì 8 gennaio 2013

Selezioni reciproche per risorse estremamen​te umane

Colloqui reciproci per risorse estremamente umane

Capisco la professionalità necessaria in alcuni ambiti e questo resta un discorso a parte, fondamentale testarne la veridicità e le capacità e bla bla bla...ma pensavo...


Pensavo alle "selezioni reciproche".

Bisognerebbe testarsi sia è chi è dietro la scrivania che chi è davanti.



Ipotizzare situazioni, testare ai colloqui anche la resistenza allo stress del selezionatore, chiedergli soprattutto il tenore di vita sessuale (ed essere pronti naturalmente a rispondere alle stesse domande che si propongono quando ci si intervista), se fanno uso di droghe, se ogni tanto passeggiano nella natura.




E' palese da anni: le balle che ci raccontiamo ai colloqui vicendevolmente, spesso grandi, a volte lievi...eppure ce ne sono.


Da anni sono seduta dietro ad una scrivania e da anni anche davanti ogni tanto.


A parte la crisi, a parte il fatturato, a parte l'andamento economico delle società di cui entriamo a far parte, rimane poi l'essere umano, la "risorsa umana" che è quella con cui condividiamo la maggior parte delle nostre giornate, che ci condiziona poi lo stato di malessere o benessere.


E allora perchè non rivoluzionare le selezioni?

In un momento di crisi economica mondiale, sociale, per farla breve definirei "generale"...facciamoci ideatori e portatori di un nuovo metodo.



Selezionatori siete pronti?

Candidati siete pronti?




Se siamo RISORSE significa che abbiamo un potenziale.

Se abbiamo un potenziale significa che abbiamo un valore.

Se abbiamo un valore spetta anche al candidato poter scegliere.



Forse è un'idea assurda...o forse no?

Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate