sabato 11 giugno 2022

Lettera dal cuore al cervello

Ritrovata tra gli ultimi ricordi che ho davanti al mare. 

La canzone da ascoltare prima di leggere è questa qui: Twice di Ludovido Einaudi. 



LETTERA DAL CUORE AL CERVELLO

Devo parlarti ed è importante, ma so che sei molto indaffarato in questo periodo, allora intanto ti scrivo. 

Trova il tempo oltre il lavoro, di notte, quando il mondo è spento per leggere questa lettera, ma ti prego di farlo il appena possibile. 


Conosci bene tutto quello che abbiamo vissuto insieme a questo corpo e la storia dell'essere umano di cui facciamo parte. Ma ti sei accorto del tempo che sta passando? 

Sono molto preoccupato. 

Preoccupato perché io mi sto impegnando, davvero. Le invio battiti più forti e intensi per ricordarle che esisto. 

Le faccio notare le cose belle cambiando il mio ritmo, ma anche quando sono STRAORDINARIE... lei si spaventa, non si fida. Lei non riesce a fidarsi. 

Sappiamo entrambi perché ma dobbiamo lavorare insieme per darle un'altra possibilità: dobbiamo essere suoi complici. 

Quindi, cervello, ti chiedo di aiutarmi a darle la possibilità di FIDARSI. 

Devi ammorbidire i suoi pensieri e quando senti che accelero (come raramente capita) devi abbassare il livello di attenzione, ridurre lo stress e riportare la sua mente a quando aveva 15 anni: non deve avere paura di amare, né di essere tradita e non deve avere la sensazione di doversi proteggere. 

Ci vogliamo provare? 

Sappiamo entrambi quanta vita scorre in queste arterie e quanto amore stia cercando il suo "luogo" per fluire, ma inizio a temere che ci sia bisogno di un lavoro di squadra per arrivare al traguardo. 


Qualcosa sta accadendo, dobbiamo spianarle la strada. 

Ieri ho parlato con gli occhi e mi hanno detto di aver incontrato due simili e aver instaurato una fortissima connessione, di quelle rare. È successo solo due volte, ma l'intensità era sovrumana, quasi ingestibile distinguere l'inizio e la fine di quel flusso di energia. 


Allora sono andato dallo stomaco per chiedergli come stessero le farfalle. Ha confermato: la gabbia si è spalancata e hanno iniziato la danza fluida dell'Incanto. 


Sono corso ad interrogare le corde vocali e ho trovato conferma anche da loro: la produzione di vocaboli è andata in blocco. 

Sono rimaste senza parole. Ma te le immagini??? Non capita mai! 

Loro che hanno sempre da gestire, placare, mediare, rassicurare e trovare risposte, sono state destabilizzate. Hanno avuto la prontezza di mandare un messaggio alla bocca per chiederle di intervenire con un sorriso, sperando di distrarre, recuperare tempo e contenuti da elaborare… ma non ne hanno trovati. 


Anche tu lo senti quel pianoforte che suona e risuona di continuo la stessa melodia? 

Aspetta che hanno suonato al campanello… 

Era la bussola olfattiva: voleva dirmi che ha registrato una forte virata verso CASA. Hai presente dov'è? 

Forse nel tuo modo di elaborare le informazioni è solo un luogo composto da 4 mura in cui ci si sente a proprio agio fino ai 18 anni circa, ma per me è quel "non luogo" dove ognuno brama di tornare, dopo aver lasciato le 4 mura fisiche che conosci tu. 


Gli esseri umani vivono per quello, anche se molti non lo ammettono nemmeno a se stessi. A noi però lo hanno insegnato a scuola e tutti i cuori lo sanno: CASA è dove puoi fidarti, dove ti amano senza chiedere nulla in cambio, dove fanno il tifo per te, dove conoscono le tue debolezze e non le colpiscono, ma non mi dilungo oltre, altrimenti non capiresti più il mio linguaggio. 

I polmoni hanno anche registrato e monitorato il raro RESPIRO DEL CONFORTO, allora adesso è chiaro: questa persona che ha incontrato sta provando ad accarezzare le paure dell'essere umano di cui facciamo parte.

 

Dobbiamo puntare alla produzione di endorfine per trasmetterle sicurezza e affidabilità. 

Ti prego cervello: diamole la possibilità di FIDARSI ANCORA UNA VOLTA, AMARE e LASCIARSI AMARE. 

Con ago e filo ricuciamo insieme a lui il suo cuore lacerato e indirizziamo verso l'amore questa vita per cui lavoriamo ogni giorno. 

Io sento che ce la faremo, altrimenti credimi: non ti avrei disturbato. 


E poi guarda cosa mi ha lasciato il registratore di memoria, l'ha trovato sulla sua scrivania:


"Sfilò il cuore dalla fondina con gli occhi e lo accarezzò con le sue mani.

Rimasi incantata a fissarlo, pregando che non mi colpisse, che non mi facesse male, pregando che

fosse tutto vero.

Avevo voglia di restare.

Avevo voglia di baciarlo e stringerlo e toccarlo e impregnarmi del suo profumo e di quello sguardo che

mi trapassava.

Sembrava un incantesimo.

La musica iniziò a farsi sempre più forte e con il ritmo ero tutt’uno.

Ma la bocca taceva, ero troppo impegnata ad ammirare quella realtà e a combattere la paura con quella

nuova e misteriosa voglia di lasciarmi andare e fare la cosa più bella che potessi tornare a fare:

FIDARMI."


Sono anni che me ne stavo zitto ad osservare, ma adesso sento che ci siamo: è il momento di tornare ad amare! 


Aspetto al più presto una tua risposta, ti mando un forte abbraccio

Cuore