lunedì 1 agosto 2016

A volte ci si immobilizza.

A volte ci si immobilizza.

Eppure sto correndo.

Verso dove non lo so, verso cosa neanche.

Forse è solo un momento. Forse è solo un pit-stop. Riprendo fiato.

Riprendo fiato.
Meravigliosa solitudine.
Silenzio.
Io e l'anima.
Le lacrime mi liberano.

Riprendo fiato.

Immobile. Un istante mi sia concesso.

Le dita sulla tastiera come su un pianoforte. L'adoro.

Non mi ha mai fatto paura ascoltarmi.
Mi ha sempre rimesso in ordine.
Uno scrigno pieno di verità.
Verità.

Ascoltami ancora.

Il tratto che lampeggia mi aspetta.

Tra le tue sedie, appoggiata al tuo tavolo. Sono i nostri, lo so. Oggi lo so. Ieri è stato un po' difficile da credere, con gli anni siamo arrivate fin qui. 

Porterò solo il sole, lo so. Ma oggi andiamo in fondo al tunnel, poi torniamo indietro, lo so.

So tutto.

Credimi, a volte vorrei sapere meno.
Sarebbe più comodo, più leggero.

So troppo.

Penso oltre, sempre. Inevitabile. Mi ci vorrebbe un ictus o qualcosa che mi paralizzasse un po' il cervello per essere alla pari dei molti e non essere qui. Ma poi lo sappiamo che non ci piacerebbe, l'abbiamo sempre detto. Lo so. Lo so. Più sofferto, più gioioso, più intenso.
Così facile da dire. 
Siamo soli noi. Ho provato ogni tanto ad offuscare, ma mi enfatizza questo aspetto, mi spiana la strada verso QUESTA direzione...dopo le risate, poi arrivo qui.

E caxxo, mi piace essere QUI. Perchè sono PROPRIO IO.

Mi mancavo. 

Però mi manchi anche tu.




Non avrei voluto dirti di più. Non ho rimpianti.

Sembra ieri.
Alcuni giorni sembra oggi.
In alcuni momenti                (come questo)
mi si piazza un macigno sul respiro.

Non avrei voluto dirti di più. Non ho rimpianti.

Avrei voluto viverti ancora.
Avrei voluto sentire ancora il tuo odore e confonderti con un'africana in questo periodo che eri già abbronzatissima.
Avrei voluto prendere insieme il caffè appena sveglia, dopo aver percorso le nostre scale di legno, verniciate da noi con tanta cura, da anni.
Avrei voluto raggiungerti in spiaggia, dalla "nostra" parte, per godere di un po' di silenzio, di musica e chiacchiere se ci va. Ogni tanto un caffè e se abbiamo fame un pacchetto di crackers perchè non potevamo allontanarci troppo presto da quell'immenso, ci stavamo ricaricando....
Avrei voluto ridere delle tue collane "semplici" e vederti ridere perchè a te facevano impazzire anche se pesanti una tonnellata.
Avrei voluto prendere la macchina e andare a rivedere quel castello che conoscevamo a memoria, ma l'emozione era sempre quella della prima volta, della "scoperta curiosa".
Avrei voluto farmi convincere a comprare vestiti che ho ancora nell'armadio e non ho mai messo, perchè mi spronavi verso la tua diversità.
Avrei voluto "cofecchiare" fino a tarda sera senza accorgerci fosse tardi.
Avrei voluto renderti fiera ancora.
Avrei voluto raccontarti gli ultimi matrimoni, le gioie, le bestemmie..
Avrei voluto che vedessi crescere i tuoi, i nostri nipoti e ridere insieme a loro.
Avrei voluto trovare ancora il sapone che mi prendevi ogni volta che tornavo a casa perchè sapevi fosse il mio preferito per struccarmi.
Avrei voluto farti il baffo cazziandoti perchè eri in condizioni "indecenti"!
Avrei voluto viverti ancora.
Avrei voluto vederti tuffare ancora nel nostro mare col tuo stile un po' delfino.
Avrei voluto ascoltare le tante storie di chi neanche conoscevo, ma sapevo tutto tramite te.
Avrei voluto stupirti ancora con qualche acquisto favoloso bolognese che a Napoli ancora non era arrivato e vederti sfilare tipo v.i.p. come se avessi indosso la cosa più preziosa del mondo.
Avrei voluto vederti fingere di ricordare chi fosse chi ti fermava per strada e un attimo dopo confessarmi che non ti ricordavi in che contesto l'avessi conosciuto e schiattare a ridere insieme.
Avrei voluto fossi ancora qui, semplicemente per regalarci qualche momento di condivisione, di qualunque tipo.
Avrei voluto fare un bagno inaspettato ad ottobre, dopo un matrimonio a Catanzaro e sentirci felici.
Avrei voluto averti lì, in caso di necessità, a ricordarmi le mie radici, seppur particolari, mie.

Avrei voluto sapere che ci sei.
Sapere che ci sei.
Oggi è diverso, devo farmelo bastare.

Poi tra le lacrime ti vedo sorridere e allora lo faccio anche io.