mercoledì 3 agosto 2022

La tana

Iniziai a sentire da lontano la mia spiaggia.

Chiusi gli occhi e immaginai l’esatto momento in cui mi sarebbe apparso quell’angolo di mondo in cui mi sentivo ancora a casa.

Sorrisi.

Si vanificò il peso di ogni responsabilità

Il pensiero del futuro corse via come se fosse arrivata la pizza ordinata a domicilio a domare finalmente quella fame chimica.

Il sorriso si affacciò sul balcone delle labbra, poggiando la faccia sulle mani e su quelle braccia che formavano un’apertura a V verso il cielo, sulle scarpe dei gomiti fermi.

E la commozione non tardò ad arrivare.


La sentivo lì.

Mi sentivo lì.

Saremmo state ancora una volta lì.


Ondeggiando tra ricordi di fiabe e voglia di scriverne di nuove.

Ammorbidendo ogni muscolo per plasmarlo sulla sabbia calda.

Ritrovando il valore di ogni cosa. 

Era tutto pulito davanti al mare.

I piedi di polvere e sabbia, grigi e sereni.




Ci vediamo presto.