martedì 25 luglio 2017

C'era solo la televisione accesa e le emozioni di qualcun altro

"Sì, sono qui"
asserì mentendo, e si chiese quanto ancora a lungo sarebbe durata quella farsa.

Sorrise. Poi si pietrificò in un ricordo in cui si sentì viva più che nella realtà.
Chiuse gli occhi e provò a rincorrersi.

Le sembrava di tangere un'anima a cui non sentiva più di appartenere.

Uscì dal ricordo, si guardò intorno e le sembrava fosse asettico. Si spaventò.

Provò a respirare cercando emozioni in qualche anfratto ma c'era solo la televisione accesa e le emozioni di qualcun altro. Capì di essere in trappola.



Pensavi che il tempo cancellasse ogni traccia

Pensavi che il tempo cancellasse ogni traccia.

Sì, la memoria mi ha salvato perchè ha selezionato.

La tua assenza

una costante.

Le ferite cicatrizzate.

Quelli come te li definisco vigliacchi e non mi piacciono.
Quelli come te hanno ancora da imparare.
Ma so che non accadrà.
Allora mi allontano.
Silenziosi passi saltellanti come i piedi delle ballerine di danza classica.


Puff!

Non ci sono più.
Lo so che si vede.
Lo so che ti manco.
Eppure ancora non hai capito quanto caxxo mi hai straziato il cuore.
Dovevi esserci TU e nessun altro.
Puff! 
Stavolta tu.

E' andata così. 
Non ho scelto, ho subìto scelte.
Ora scelgo.
Puff!

Fa ancora male. 
Passerà anche questa.
Sono tornata 
...da me.







Valori basic - non pervenuti.


Con le canzoni mi hai illuso e talvolta scorgo ancora qualche senso di colpa raggomitolato sotto il tavolo.

Credevo che davvero fossimo al primo posto.
Credevo che davvero coltivassi un infinito amore tessendo una tela che avrebbe coperto ogni distanza spazio-temporale.
Soffitto di stelle e mi hai conquistato.

Illusa.

Bambina.

Istintivamente Innamorata.

Credevo fosse un carattere un pò particolare il tuo, che magari non fosse stato capito subito.

Poi la realtà ha strappato il telone nero e ho visto il backstage. Mi è dispiaciuto molto, sì, lo confesso. Ti avevo un pò idealizzato.

Credevo ci fossero dei valori basic inclusi nel pacchetto di nascita, ma lo stupore scioccante del mio volto mi ha rivelato che così non è.

Per me c'è un prima e un dopo il 17, sì, quel giorno che non dimenticherò mai.

Forse pecco di sensibilità perchè ancora piango ascoltando canzoni come questa.

Sì, sicuramente pecco di sensibilità.

Mi dispiace ma certi scogli non riesco a non vederli, cerco occhi limpidi e sinceri e non li trovo più o almeno non nei tuoi.

Pecco anche di sincerità: non riesco a fingere.

Meglio sola, meglio sola, del resto quand'è che ci sei stato che non ricordo più? Ricordo solo che mi hai mangiato addosso quando ero già carne da macello e che mi hai abbandonato quando la mia bussola non aveva più l'ago. Certo, un Capodanno con gli amici era la priorità.

Non bussare alla mia porta, conserva la tua dignità se ancora un pezzettino in qualche tasca ti è rimasto.

No, non si torna più indietro.
No, ho perdonato già abbastanza. La tua è stata superficialità impregnata di menefreghismo. L'amore ha un altro odore.

Lo so che lo sai. Lo sai che lo so.

Nel mio nuovo mondo si entra solo su invito.




Non bussare alla mia porta

Parole che suonavano come un avvertimento
e una dichiarazione nascosta  “non goderti il tuo momento di libertà, ora ti toccherà badare a me”

Cerco labirinti in cui perdermi e sparire. 
Cerco labirinti in cui potermi prendere cura di me e coltivare il sano egoismo.
Cerco lucchetti di cui ingoiare chiavi
Cerco silenzi introvabili
Cerco distanze irraggiungibili
Cerco note lontane
Cerco artigli da far tornare a galla
Cerco custodi del MIO mondo

Non ho chiesto mai di ridarti indietro le TUE responsabilità, me ne sono presa carico in silenzio e autonomia.
Non bussare alla mia porta.
Non bussare alla mia porta.
Non bussare alla mia porta.

Non mi troverai. 

Arriverà prima di me, me lo auguro. Arriva per tutti.