giovedì 23 novembre 2023

Brilli ancora?



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- Allora adesso mi è tutto più chiaro.
Se smettessi di evolvermi, sarei morta, con gli occhi aperti.
Qualcuno crede che ci voglia un gran coraggio. (Prova e poi scopri che non è vero. Lo so quello che pensi, ci ho messo anni per arrivarci).

Ci vuole molto più coraggio a restare dove non si sta bene e a spegnere la luce negli occhi, ogni giorno un po’ di più.
Ci vuole molto più coraggio a sprecarsi fingendo che sia tutto ok, perché questo ti consuma dentro.
Ci vuole molto più coraggio a scegliere di buttarsi via per un’apparente comodità.
Ci vuole molto più coraggio ad implodere e incenerire le energie, senza rinnovarle.
Perché ti stai buttando via.
Ti stai buttando via.
Ti stai cancellando.
Ti stai consumando.

Apparente, la parola chiave.
La parola chiave di questa realtà, di questa educazione… di questo malessere generale.

Sì, a volte si è soli ed è questo il prezzo per chi sceglie di non abituarsi ad essere ciò che era ieri. Vale la pena. Vale più dell’oro. È pura vita ❤

So cosa vorresti chiedermi, non lo scrivo, ma ti rispondo:
“Probabilmente sì, più intensamente, ma poi rinasci. E brilli.
E sei pieno, ma leggero.
Tu brilli ancora?” -

mercoledì 15 novembre 2023

L'asfalto

Sgomitava tra le maschere in cerca di conforto. 

Correva anche da ferma.

Era stravolta.

Cercava quello sguardo vero. Quello sguardo che non era mai esistito.

Continuava agitandosi silenziosa.

Sentiva quel cuore premere per una preziosa scintilla. 

Iniziò a stracciare ogni travestimento e sotto trovò solo dei manichini. Sagome di esseri umani. Cartonati.

Gli occhi spalancati dall’orrore di quella terribile realtà. 

Affannava.

Annaspava.

Si immobilizzò in quel cimitero di finzione. Lo scenario più oscuro e nitido mai visto prima.

“Ci sono solo io qui?” - chiese guardandosi intorno.

Iniziò a singhiozzare accasciandosi sulle ginocchia.

L’asfalto era l’unica verità di quel momento. Il nero asfalto duro, pregno di presente.

Il corpo saturo di ogni emozione possibile.


Il fascio di luce puntò su di lei e su tutte le sue vergogne, sulle sofferenze, su quell’intensa solitudine, su quel gelido istante.



 Aveva la maschera, vero?

L’ha sempre avuta. È terribile.

 Ora ci sei solo tu. 

Anche prima c’ero solo io, ma non lo sapevo. È terribile.

 Sì, è terribile. Ora che farai?

Vorrei urlare.

 Fallo.

Vaffanculo - urlò - ridammi indietro tutto il mio amore! 


 Provai tenerezza. Una caldissima tenerezza. Provai ad abbracciare quel ghiacciolo per ricordarle che il calore era il dono più grande. Il suo cuore, era la ricchezza più dolce che potesse avere in questo mondo marcio.




Rimanemmo su quell’asfalto cingendoci le vite. E ci accorgemmo che la Luna era proprio sopra di noi, rispuntando con timidezza a prendersi cura di quella inaspettata magia.

 https://youtu.be/JNJv-Ebi67I?si=PAyeGn6d2acTUQwo

giovedì 9 novembre 2023

Again, Fred

L’abbiamo detto come se fosse la cosa più naturale del mondo. 

(Ti adoro. 
Anche io.)

Come se non ci fossero stati anni senza occhi. 
Il volume sul mixer a ricordarci le note, tutte quelle solo nostre.
Quelle non dette. 
Quelle dette troppo.
Quelle condivise.
Quelle ballate.
Quelle senza sonno, come noi.

A ricordarmi che il passo indietro l’ho fatto io, anche se poi faccio la succube dell’abbandono.
A ricordarci che non ci siamo trovati sul tempo, su questo tempo del mondo.
A ricordarti che hai ancora paura di te, ma non più tanto di me.
A ricordarci che ci siamo.
A confermarci che ci siamo.
A ritrovarci complici.
A prevedere un altro calore per combattere quell’inverno.
… in this smoking chaos… again Fred.