domenica 11 dicembre 2011

Voglio peccare ancora di sincerità e rischiare incomprensione.




Vestito semplice, indecisioni sulle stoffe.

A volte pare si aspetti il primo strappo per dire la propria pessima opinione sull'abito.

Ma perchè?

Quanto tempo si trascorre nell'attesa di uno strappo che dia modo di aprire la bocca...come se fino a un attimo prima si fosse stati imbavagliati (ma così non era).

Tempo sprecato nel silenzio.

Urlate se necessario, arrabbiatevi a tempo debito, se potete. Parlate con i vostri interlocutori..se si sotterra...al primo temporale (utile) tutto torna su.

Voglio peccare ancora di sincerità e rischiare incomprensione. Manomettere la compatibilità e trascendere la realtà.
La vita (ancora) è soltanto una e non si ripete (ancora).

Ad ognuno le sue somme, ad ognuno le sue sottrazioni, ad ognuno i suoi pensieri, ad ognuno i suoi malesseri, ad ognuno le sue gioie.
Ad ognuno i suoi rischi e i suoi eventuali rammarichi.

Ad ognuno la sua verità.

sabato 3 dicembre 2011

Occhi dai filtri sporchi

Gamberi e pipistrelli.

Passi indietro, passi avanti, ali corte, battiti veloci e fastidiosi.

Piatti pieni per chi ha già mangiato.

Piatti fumanti da rincorrere.

Sfumature che non lo sono. Occhi dai filtri sporchi.



Pulitevi gli occhi, stropicciateli piu' volte se necessario.

Godetevi cio' che senza cibo resterà, nutritevi fuori dal corpo....

Spegnete la tv, again.

venerdì 2 dicembre 2011

L'inatteso.

Le orecchie del suono e dell'anima sono la finestra che quando si spalanca ci aiuta a sentire un vento nuovo.


Un vento non atteso.

L'inatteso ci sconvolge.

L'inatteso ci spiega, non subito. Ci vorrà tempo per capire un dialetto intimo.

You make me feel like I am clean again....esattamente.