martedì 27 gennaio 2009

La vergogna..

Ieri ho dato un'occhiata ad una trasmissione di schiavi e servi...dove c'era Maroni che straparlava di questa sua (e non solo) grande idea di ridurre Lampedusa sbarco e punto di ripartenza x immigrati...e mi chiedo se vivesse lì, sarebbe ancora d'accordo con il suo pensiero? mmm..ho i miei dubbi.
E mentre osservavo quest'omino tanto intento a portare la sua idea di tenere gli immigrati FUORI DALL'ITALIA, tutti lì su un'isoletta, lontani tanti km da casa sua...pensavo che...che ce la mettono proprio tutta a distrarci dalle cose importanti di cui NON SI PARLA.

Negli ultimi tempi continuo ad osservare i media e spesso mi vergogno e rabbrividisco per i continui "insulti" fatti indirettamente alle nostre coscienze...Vedo spettacolarizzazione di ogni evento di cronaca, anche quello peggiore...ci sono quotidiani nazionali che rimandano al loro sito internet per poter ascoltare la versione INTEGRALE dei camorristi arrestati poco
dopo quella conversazione.
Triste.
Triste pensare che i lettori poi accorrano numerosi sul sito per sentire con le proprie orecchie cosa si sono detti quei camorristi..per poi semmai potersi dire:"Cacchio! Sei andato sul sito de ****?? Hai sentito??"
Triste ancora di piu' avere la certezza che qualche lettore sia davvero andato sul sito...perchè è così, cari miei! E' così! Io lo so che ci sono una marea di persone che ACCORRONO lì dove accorre la "FOLLA" per avere stupidi argomenti di discussione... (LA MIA REAZIONE è STATA: chiudo il giornale e non lo compro piu'!)
E mi vergogno a volte di vedere che alle 18.00 ("fascia protetta" in tv!) vengano trasmesse scene di sesso, di supersesso (lui che le tira i capelli mentre lei lo cavalca!) che avvengono nel "fantastico" reality Grande Fratello.
Mi vergogno davvero.
Mi vergogno di appartenere a questa società.
E poi si...tutti a dire che è una cazzata, che solo la prima edizione è stata "reale" e intanto tutti lì a guardarlo, perchè infondo è "DIVERTENTE"...cosa c'è di divertente nel vedere che fanno poi entrare un cieco dopo un po' di tempo per vedere le reazioni degli altri concorrenti alla vista di una persona "diversa"?? (se vi chiedete come mai so tutte queste cose è che vivo con persone che lo seguono, ne parlano e ne straparlano...e quindi xcio' purtroppo sono aggiornata!) Questo è davvero squallido! "IL CIECO NELLA CASA DEL GRANDE FRATELLO...", non l'uomo tot , ma IL CIECO, questa è la sua etichetta, il cieco che entra e dice "non pensate a me come un cieco, ma come uno uguale a voi" e tutti a casa a commuoversi...e allora la scelta di farlo entrare in ritardo a cosa è dovuta: all'uomo o alla spettacolarizzazione dell'handicap?
MEDITATE GENTE!MEDITATE!
MI VERGOGNO!
Vorrei buttaste via questo caxxo di cubo di plastica e vetro.
Vorrei la smetteste di credere a tutte ste cagate e lasciarvi affascinare da queste inutili cagateeeeeeeee!!!
Vergognatevi un po' anche voi e agite: SPEGNETE LA TV! Buttatela via!! Così forse capiranno che non è quello che vogliamo!!

lunedì 26 gennaio 2009

.::Quelli che::.

Quelli che sorridono mentendo mentre in realtà sono altrove.
Quelli che sbagliano e non riescono a farne a meno.
Quelli in continua evoluzione.
Quelli che non riesci a descrivere.
Quelli che non riesci ad inquadrare e non riescono ad inquadrarsi.
Quelli che non puoi categorizzare.
Quelli che non puoi etichettare perchè poi cambia l'etichetta.
Quelli che ancora non conosci.
Quelli che ancora cerchi.
Quelli che infondo non ti avranno mai.
Quelli che il silenzio l'apprezzano.
Quelli a cui gli occhi brillano.
Quelli che si commuovono.
Quelli che si buttano anche al volo.
Quelli che non sempre ci pensano su.
Quelli che non saprai mai cosa saranno.
Quelli che ascolterai.
Quelli che ti ascoltano.
Quelli che non senti.
Quelli che ricercano.
Quelli che ancora aspettano.
Quelli che ancora sperano.
Quelli che ancora si sentono liberi.
Quelli che la libertà l'adorano.
Quelli che non credono a quelli che dicono che "bisogna accontentarsi".
Quelli che preferiscono la solitudine all'abitudine devastante.
Quelli che si illudono.
Quelli che quando dici che "non puoi" non ti credono.
Quelli che lo sanno che così facendo sarà dura, ma non se ne fregano.
Quelli che piangono.
Quelli che ridono.
Quelli che non sai mai dove sono, nè dove andranno.
Quelli che sono in viaggio.