giovedì 22 dicembre 2016

I resoconti di fine anno...

I resoconti di fine anno...

Non avrei mai pensato di arrivarci con gli occhi pieni, ma è così.
Cantando nuove canzoni, cantando a squarciagola quelle già conosciute.
L'orizzonte mi sembra un pò più lontano eppure più raggiungibile.

Ho recuperato i remi per un nuovo viaggio.

Sono qui con gli occhi al cielo, nient'altro conta.
Esplodo di vita.
Vi auguro lo stesso. In viaggio perenne...





lunedì 12 settembre 2016

Sarai sempre qui.

Sarai sempre qui. Viva nei ricordi e nei tuoi insegnamenti. Nella tua nascosta debolezza, riempita di colori, impegni e risate.
Mi manchi a volte, prima di placarmi...di auto-placarmi, ho una stretta al cuore e mi commuovo, poi penso che non vorresti vedermi piangere e allora smetto e sorrido tenendo stretto il tuo sorriso più bello e l immagine delle tue mani con le tue unghie tonde un pó a punta. Ti abbraccio mamma, anche stasera ti stringo forte a
Me. 

lunedì 1 agosto 2016

A volte ci si immobilizza.

A volte ci si immobilizza.

Eppure sto correndo.

Verso dove non lo so, verso cosa neanche.

Forse è solo un momento. Forse è solo un pit-stop. Riprendo fiato.

Riprendo fiato.
Meravigliosa solitudine.
Silenzio.
Io e l'anima.
Le lacrime mi liberano.

Riprendo fiato.

Immobile. Un istante mi sia concesso.

Le dita sulla tastiera come su un pianoforte. L'adoro.

Non mi ha mai fatto paura ascoltarmi.
Mi ha sempre rimesso in ordine.
Uno scrigno pieno di verità.
Verità.

Ascoltami ancora.

Il tratto che lampeggia mi aspetta.

Tra le tue sedie, appoggiata al tuo tavolo. Sono i nostri, lo so. Oggi lo so. Ieri è stato un po' difficile da credere, con gli anni siamo arrivate fin qui. 

Porterò solo il sole, lo so. Ma oggi andiamo in fondo al tunnel, poi torniamo indietro, lo so.

So tutto.

Credimi, a volte vorrei sapere meno.
Sarebbe più comodo, più leggero.

So troppo.

Penso oltre, sempre. Inevitabile. Mi ci vorrebbe un ictus o qualcosa che mi paralizzasse un po' il cervello per essere alla pari dei molti e non essere qui. Ma poi lo sappiamo che non ci piacerebbe, l'abbiamo sempre detto. Lo so. Lo so. Più sofferto, più gioioso, più intenso.
Così facile da dire. 
Siamo soli noi. Ho provato ogni tanto ad offuscare, ma mi enfatizza questo aspetto, mi spiana la strada verso QUESTA direzione...dopo le risate, poi arrivo qui.

E caxxo, mi piace essere QUI. Perchè sono PROPRIO IO.

Mi mancavo. 

Però mi manchi anche tu.




Non avrei voluto dirti di più. Non ho rimpianti.

Sembra ieri.
Alcuni giorni sembra oggi.
In alcuni momenti                (come questo)
mi si piazza un macigno sul respiro.

Non avrei voluto dirti di più. Non ho rimpianti.

Avrei voluto viverti ancora.
Avrei voluto sentire ancora il tuo odore e confonderti con un'africana in questo periodo che eri già abbronzatissima.
Avrei voluto prendere insieme il caffè appena sveglia, dopo aver percorso le nostre scale di legno, verniciate da noi con tanta cura, da anni.
Avrei voluto raggiungerti in spiaggia, dalla "nostra" parte, per godere di un po' di silenzio, di musica e chiacchiere se ci va. Ogni tanto un caffè e se abbiamo fame un pacchetto di crackers perchè non potevamo allontanarci troppo presto da quell'immenso, ci stavamo ricaricando....
Avrei voluto ridere delle tue collane "semplici" e vederti ridere perchè a te facevano impazzire anche se pesanti una tonnellata.
Avrei voluto prendere la macchina e andare a rivedere quel castello che conoscevamo a memoria, ma l'emozione era sempre quella della prima volta, della "scoperta curiosa".
Avrei voluto farmi convincere a comprare vestiti che ho ancora nell'armadio e non ho mai messo, perchè mi spronavi verso la tua diversità.
Avrei voluto "cofecchiare" fino a tarda sera senza accorgerci fosse tardi.
Avrei voluto renderti fiera ancora.
Avrei voluto raccontarti gli ultimi matrimoni, le gioie, le bestemmie..
Avrei voluto che vedessi crescere i tuoi, i nostri nipoti e ridere insieme a loro.
Avrei voluto trovare ancora il sapone che mi prendevi ogni volta che tornavo a casa perchè sapevi fosse il mio preferito per struccarmi.
Avrei voluto farti il baffo cazziandoti perchè eri in condizioni "indecenti"!
Avrei voluto viverti ancora.
Avrei voluto vederti tuffare ancora nel nostro mare col tuo stile un po' delfino.
Avrei voluto ascoltare le tante storie di chi neanche conoscevo, ma sapevo tutto tramite te.
Avrei voluto stupirti ancora con qualche acquisto favoloso bolognese che a Napoli ancora non era arrivato e vederti sfilare tipo v.i.p. come se avessi indosso la cosa più preziosa del mondo.
Avrei voluto vederti fingere di ricordare chi fosse chi ti fermava per strada e un attimo dopo confessarmi che non ti ricordavi in che contesto l'avessi conosciuto e schiattare a ridere insieme.
Avrei voluto fossi ancora qui, semplicemente per regalarci qualche momento di condivisione, di qualunque tipo.
Avrei voluto fare un bagno inaspettato ad ottobre, dopo un matrimonio a Catanzaro e sentirci felici.
Avrei voluto averti lì, in caso di necessità, a ricordarmi le mie radici, seppur particolari, mie.

Avrei voluto sapere che ci sei.
Sapere che ci sei.
Oggi è diverso, devo farmelo bastare.

Poi tra le lacrime ti vedo sorridere e allora lo faccio anche io.





martedì 19 luglio 2016

Il sole

Continuerò a cantare le nostre canzoni.
Continuerò a sentire la sabbia calda sotto i piedi, condividendo una cuffietta del walkman ormai bollente, sentendoci uniche in una cornice meravigliosa che era solo la nostra.
Continuerò a custodire questi frammenti che mi gonfiano di emozione.
Mi manchi mammarella.

giovedì 28 aprile 2016

L'ultima festa con te

"Credimi, anche se era morta non mi faceva impressione. L’ho baciata, le ho baciato le mani, la faccia, le gambe, tutto il corpo, l’ho abbracciata."

Ti capisco, le ho risposto, ho fatto la stessa cosa. 
E mi sono commossa ripensandoci.
Una mamma è sempre una mamma.
Una mamma che se ne va è sempre un dolore atroce che non si può spiegare finchè non si prova, purtroppo.
Una mamma che se ne va, qualunque sia stato il suo comportamento in vita, è sempre una lama nel cuore. 

Ricordo ancora il bacio sul suo naso freddo.
Ricordo ancora il desiderio di abbracciarla e sentire il suo odore ancora un attimo, ancora una volta, quasi impossibilitata a credere sarebbe stata l’ultima.

Ricordo ancora quando l’ho vista lì, marmorea sul suo letto. 
Sapevo che sarebbe accaduto, ma non si è mai pronti.
No, non si è mai pronti.

Vorresti che il tempo si fermasse, perchè sai che quel corpo ti mancherà. 
Sono rimasta inizialmente sbalordita da tutti gli abbracci e i baci che ha ricevuto…del resto, forse per quelli che lo hanno fatto era come per me: approfittare di quell’ultimo istante, di quell’ultima possibilità. 

Lei forse chissà se fosse ancora lì o era già altrove.

Poi ti capita, tuttora, di sentire il suo odore e ti giri quasi sperando di vederla. 
A volte, tuttora, mi viene voglia di chiamarla se succede qualcosa che vorrei farle sapere di stupido o di importante, non ho ancora cancellato il suo numero dal cellulare, non so perchè. 

Sono quasi 2 anni. 
A volte sembra una vita. A volte sembra ieri.

Io sono certa che lei sappia di quegli abbracci che avrei voluto ancora darle.
A volte la immagino che mi strizza l’occhio complice..

A volte mi piange il cuore pensando che non ha avuto da me quel nipote che tanto desiderava.
A volte mi piange il cuore ripensando ai piedi nella “nostra sabbia”, ma poi sorrido perchè quella sabbia e quella sensazione non mi abbandonerà mai e allora ritrovo un attimo di serenità solo chiudendo gli occhi e ricordando quelle meravigliose sensazioni.

Piedi freddi. Piedi senza terra.
Mani fredde. Mani calde.
Occhi chiusi. Occhi pieni di lacrime e terrore.
Mento freddo. Mento tremante.

La realtà che cambia. 
Altro passo verso la crescita.

Don’t grow up, it’s a fuckin’trap.

Al tuo funerale ho messo lo stesso vestito del tuo ultimo compleanno perchè non ci volevi vestiti di nero. 
Abbiamo riempito di palloncini la casa, il portone, avranno pensato che siamo pazzi o forse semplicemente  che era un’altra delle tue idee! Sì, forse chi ti conosceva non avrà avuto dubbi su questo!

Abbiamo sorriso, abbiamo riso forte, abbiamo pianto..c’è stato davvero di tutto quel giorno a casa, l’ultima festa con te. 
Ci siamo riabbracciati con alcuni dopo anni. Altri ancora non li avevamo mai visti di persona, ma solo sentiti dai tuoi racconti e sono venuti tutti a salutarti. Che meraviglia se ci penso!

Ora sorrido.






venerdì 29 gennaio 2016