lunedì 30 agosto 2010

Bamboline per pupazzi

Ci sono battaglie da lottare, ma si è troppo stanchi.

Ci sono frasi a cui rimediare ma...ma il pensiero di averle nella testa basterà.

Ci sono treni in corsa da raggiungere ma...non oggi.

Ci sono bamboline per pupazzi, ma non sono io.

La mia origine mi fa pensare alla frase "Comm se sta bbell a cas cu mammà!"...non sei obbligato a crearti reali punti di vista, non sei obbligato a dover scegliere anche se non ne hai voglia...tanto tornerai lì...nel luogo sicuro, dove puoi anche mandare a cagare chi ti sta accanto...prolungando quella fase adolescenziale che dovrebbe essere di passaggio, uno step per intenderci.

Mi piace stare ad osservare anche se, a volte..ho i brividi.

mercoledì 25 agosto 2010

Il trionfo dell'amore // A lei dalla carnagione ancora scura ;)


Cuori stracolmi sanno ancora stupirci.

E' indescrivibile lo stupore che ancora scava, avvolge, schiarisce e rischiara.

Le distanze insegnano, gli errori scalfiscono...e poi ti rendi conto che in realtà modellano.

Prendersi cura con gli occhi, con le mani e le braccia.
Assaporare venti caldi e freschi.Insieme.

E' meraviglioso scaldarsi.

La mancanza a volte lega un nodo alla gola...poi fa sì che il respiro abbia una valenza ancora maggiore.

Gli orizzonti che ci fanno impazzire e il nostro mare che ci accoglie: certezze eterne.

Forse nessuno meglio di noi ci capirà :)



lunedì 9 agosto 2010

L'intensità

Non è l'intensità che cambia, ma il tempo che abbiamo da dedicarle.

Anni e anni fa trascorrevamo ore e ore a parlarne, notti insonni a scrivere e riflettere, annotare ogni sensazione..non c'era un'emozione che non lasciasse
traccia.

Poesie, lacrime, ascolti, musiche..in voli, quei meravigliosi voli a cui davamo spazio e tempo, forma in ogni modalità possibile nelle nostre capacità.

L'intensità ancora la riconosciamo ed è per questo che non ci siamo fermati.

Ancora cavalli e cavalieri in riva a rive che sognamo e attendiamo, con spume di fresco che bramiamo...e lo sguardo all'orizzonte.

Ci raccontavamo di esserci rinchiusi in gusci indistruttibili...inconsapevoli di essere ancora vulnerabili.

Ora ci raccontiamo meno..eppure abbiamo scudi impercettibili.

Corriamo e corriamo, fingiamo e fingiamo, senza aver tempo a volte per concederci uno specchio che ci rifletta la nostra immagine reale, a volte ci facciamo anche un po'
schifo per la tremenda adattabilità ad una società che in qualche modo ci ha involontariamente plasmato.

Eppure l'intensità, ancora si, quella la sappiamo annusare, l'avvertiamo nell'aria, nel battito cardiaco...nel timore, quel brivido meraviglioso che stenta a crederci...in quell'istante si manifesta.

Quante volte ancora mentiremo a noi stessi e quante altre ancora ci stupiremo, protagonisti di mille incanti.

Adoro non avere certezza del domani.

Eppure a volte desiderererei avere una mano ferma e ritrovarla ad ogni risveglio...ed avere una costante emozione in perenne evoluzione, magicamente nutrita di albe e nuovi colori.

L'intensità.

A thousand years

sabato 7 agosto 2010

Lei

Lei   (io, ma mi piace scrivere al passato come fosse una storia d'altri tempi)

Aveva le dita impregnate di vita.

Aveva lo sguardo affamato di altri spazi.

Aveva l'anima piena di colori e sfumature...che non smettevano mai di miscelarsi e dar vita a nuove luci e ombre.

**

Chi si accontenta non gode mai, apparentemente sembra piu' "stabile"...ma quant'è difficile la stabilità? A stento riesco a ricordarne il significato in una società come la nostra.
Forse con due paia d'occhi spesso riescono a scorgersi piu' immensi...ma quant'è difficile la costanza nella stessa direzione?
Forse un giorno arriveranno risposte a tutte le mie domande...o forse no. Non m'importa.
Ho la foga di vivere.
Ho la curiosità di sapere se arriverà, se arrivero' ad un altro 100 per 100.
Ho voglia di infangarmi e poi ripulirmi, ridere, correre, stupirmi, addormentarmi, riposare e sorridere al sole.

venerdì 6 agosto 2010

"Canzone del RiToRno....."

"Quando l'alba aprirà le braccia
al tuo ritorno
scavato nel sole da gocce splendenti
racchiuderai il dolore
racconterai sorprese
e le canzoni
con le ali ancora bagnate
di farfalle appena nate
voleranno
socchiuderanno al vento e al cielo
le ombre della terra
come un fiore
come un fiore
che non vedrai mai appassire

Il caffè riaprirà la porta
al tuo sorriso
rimasto com'era di polvere chiara
asciugherai parole
sussurrerai le offese
e le tue canzoni
prima schiacciate in un bicchiere
voleranno leggere
sul tuo viso
socchiuderai le labbra al cielo
e il cielo sulla terra
come un fiore
come un fiore
che non vedrai mai appassire


Elia (Lalli e Pietro Salizzoni)"