domenica 8 aprile 2018

I think that you (we) are mad

Conserva i sorrisi più belli.
Continuerai a sbagliare, è inevitabile.
A volte vorrei solo che fossi qui, sapere che ci sei. Sono ripetitiva, lo so.

Forse non sono pronta ad aprire il mare.
Forse non sono pronta a riabbracciare casa.
Forse non ci sarà mai un momento in cui mi dirò che lo sono, ma forse mi stupirò anche stavolta.

Ascoltavo una canzone che dice:

"I think that you're mad, 
You spend a lot of time in your head. 
I know that you're mad, 
You spend a lot of time in your head. 

If you could come away with me, 
You should come away with me, 
You should have some faith in me. "


...e forse è tutto lì.
Dietro le emozioni che non sappiamo sempre gestire.
Dentro l'implosione che vorremmo distruggere e l'esplosione che vorremmo vivere.

A volte ci comportiamo in modo diverso per non lasciar trapelare nulla.
Forse siamo veramente dei pazzi.
Quando abbiamo iniziato a credere che esprimersi totalmente sia sbagliato?
Quando abbiamo smesso di essere liberi di vivere e dire ciò che proviamo? Ci ha distrutto la crescita o la società?
Siamo sempre con lo scudo pronto, pronti a correre via.
Che strano mondo, che strani umani siamo.

A volte ho paura di spaventare.
A volte ho paura di spaventarmi.
Forse non è propriamente PAURA, forse è un lieve timore.

Ma poi ci sono gli occhi che ti fottono, inevitabile.

Mentre implodo sento che sto per esplodere.

E ho già pulito, sai? 
Ripartireri, ripartirò. Non mi fermerei mai.


Quanta vita c'è là fuori e quanta vita c'è qui dentro.

Conservo i sorrisi più belli.

Augurandomi di non diventare yogurt.
Sì, sono stata benedetta, sì, lo so.
A volte non mi basta.

Colleziono le migliori citazioni.
Colleziono avanguardie di cumuli di risultanti.
A volte non mi basta.

Andrò a correre, tornerò a camminare.
Devo macinare chilometri.
Devo scolpire i pensieri.

Non conosco droga migliore.

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