venerdì 6 aprile 2018

Ho riconosciuto la radiografia

Lei, spenta, in una bella macchina.

Scene già viste.

Sguardi spenti.
Respiri profondi.

Tutto su OFF, tutto puntato sull'abitudine, su una maschera che prende sempre più la sua forma, mentre lei la cambia.

Atroce. 

Si incattivisce mentre coltiva la sua condanna.
Si spegne mentre vive passivamente.
Si accartoccia l'autostima.
Si piega la schiena.
Si chiede ogni tanto dove andrà a finire, ma è paralizzata.

Lì, circondata da un mondo che non le appartiene più.

Non atrofizzatevi, abbiate il coraggio di amarvi prima di ogni cosa, nessuno si farà male.

Come ha insegnato (pur se solo a parole) l'uomo senza volto: "amare significa volere il bene dell'altro", chi non è capace di ciò non ama. 

Senza ali non si vola.

Le auguro di ritrovarle.








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