domenica 2 aprile 2023

Cose preziose

Si fece spazio in un lasso di tempo di cui non ebbi cura.

Tra l’immediato e l’infinito.

Tra la routine e i residui di un’estate appena trascorsa.

Balzò fuori dal nulla, su un vialetto di un campeggio di scarsa qualità ma pieno di energia.

Tornai a casa tra le sue braccia.

Tornai a casa, tra le sue braccia.

Tornai improvvisamente a casa, tra le sue braccia.

Il cuore mi sorrise e approvò.

Il calore mi stupiva come se fosse stata la prima volta.

La consapevolezza di aver ricevuto un dono immenso mi cinse la vita sorridendo, come se avessi vinto al Superenalotto.

Attraversavo i giorni con gli occhi luminosi e la curiosità di sapere come sarebbe stato quel futuro di cui riprendevo ad intravedere l’orizzonte.

La pelle, l’odore, le carezze, le risate, gli sguardi pieni, le rose, i viaggi, i chilometri, la musica, i racconti, i segreti, le risate ancora, quante risate!

Imbavagliai a fatica ogni timore finché perse fiato.

Non era il tassello mancante, era il tassello del PLUS, come nei videogiochi quando raggiungi la stellina che ti fa andare più veloce e ti fa sentire una supereroina.




E poi smise di lampeggiare.

Non c’erano più curve morbide ma solo spigoli.

Iniziai a farmi male ad ogni passo.

Le parole non avevano più valore. 

Rincorsi ogni paura, insicurezza e tirai fuori ogni parola utile e possibile.

Invano.


Forse un giorno capirà. 

Forse un giorno capirò.



Nessun commento:

Posta un commento