domenica 28 aprile 2013

Lontano nel vento


A volte il lontano che cerchi è così profondamente dentro di te che ti basta un po' di solitudine per essere dove vuoi.

Rigiri i pensieri, li stravolgi per farteli andar bene, provi a rassicurarti eppure.... eppure non basta.

Ci hanno ingannato. Inutile girarci intorno. L'ho scritto diverse volte e pensavo mi sarebbe bastato.
Non è così.
Sento di doverlo riscrivere, di urlarlo: CI HANNO INGANNATO.

Non ci riconosciamo. Siamo smarriti.

Non sappiamo dove andare. Detestiamo rimanere fermi.
Puzza di stantio e vecchio questo accontentarsi...di stantio e vecchio.
Sembra l'acquetta sporca delle pozzanghere...non ti può piacere, non risplende come il mare...è grigia. Cerchi sfumature nuove nel sole ma...rimane grigio.

Acqua putrida e stantia. Punto. Chiamala come ti pare, è così.
Fattela piacere. Ridici su, scherzaci.

Ci vogliono le contropalle per non impazzire in questa società di merda, le contropalle per rimanere in piedi, le contropalle per trovare nuovi punti di vista e sorridere.
Non puoi costruire un futuro perchè non hai la visione del futuro.
La società vacilla...come puoi pretendere di essere tu in equilibrio? Se forse domani o tra un mese tutto crolla? E non smetti di ossessionarti chiedendoti "Vado ora via dall'Italia o aspetto ancora un po'? Sarà poi troppo tardi?"

Imbottisciti di pillole di presente e prova a colorarlo.
Sì..ma a volte sei semplicemente stanco di prenderti in giro.
Non vorresti mai fermarti perchè a volte proprio non vedi più il Sole.

Dovrebbero iniettarci dosi di ottimismo.
Dovrebbero iniettarci dosi di autostima.
Dovrebbero iniettarci dosi di equilibrio.
Dovrebbero iniettarci dosi di strafottenza.

E' un po' come il tempo in questo aprile...un giorno sembra estate, il giorno dopo inverno, poi sole, poi pioggia...non trova pace...non trova pace...

Vorresti dire a tutti quelli che ti amano e ti sono intorno "non vi preoccupate, anche questa passerà" anche se non sai più se è davvero così...una parte di te sa che passerà, l'altra si chiede quante volte ancora questi pensieri sfonderanno con prepotenza la tua porta.

Ci vogliono le contropalle ragazzi miei...le contropalle.
Benedetta sia la diversità.
Benedetta sia la solitudine di questa domenica pomeriggio.
Benedetta sia la scrittura che mi libera ancora una volta.
Benedetto sia questo vento che inizia a farsi spazio...vento porta via queste pagine di vita e questi pensieri...portali lontano e porta nuova luce...

Ho sempre pensato "non mi avrete mai"...ho spento la tv per non sentire più il terrorismo psicologico pressante...eppure da qualche parte arriva e si incanala, si contrae all'interno e mi entra nel maledetto cervello...vento porta via anche questo...lontano da me..fuori da me..

Voglio rimbecillirmi di gioia e strafottenza.

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