Iniziai a sentire da lontano la mia spiaggia.
Chiusi gli occhi e immaginai l’esatto momento in cui mi sarebbe apparso quell’angolo di mondo in cui mi sentivo ancora a casa.
Sorrisi.
Si vanificò il peso di ogni responsabilità
Il pensiero del futuro corse via come se fosse arrivata la pizza ordinata a domicilio a domare finalmente quella fame chimica.
Il sorriso si affacciò sul balcone delle labbra, poggiando la faccia sulle mani e su quelle braccia che formavano un’apertura a V verso il cielo, sulle scarpe dei gomiti fermi.
E la commozione non tardò ad arrivare.
La sentivo lì.
Mi sentivo lì.
Saremmo state ancora una volta lì.
Ondeggiando tra ricordi di fiabe e voglia di scriverne di nuove.
Ammorbidendo ogni muscolo per plasmarlo sulla sabbia calda.
Ritrovando il valore di ogni cosa.
Era tutto pulito davanti al mare.
I piedi di polvere e sabbia, grigi e sereni.
Ci vediamo presto.
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