Lo tenne lì, per sè, per ricordare quell'istante solo suo, quel momento segreto, senza alcun accesso agli estranei, come fosse parte del suo diario segreto, di quelli con il lucchetto e la chiave appesa al collo per paura di SVELARE i più reconditi pensieri dell'anima.
Sembra un'altra vita, forse lo è, chissà. Quante vite in una sola, quanti risvolti, quanti sguardi, quanti mondi incontrati, ingarbugliati, intrecciati e poi stravolti..
Non finisco mai di imparare, da me per prima...con immenso stupore a volte mi presento a me stessa.
Altre, con complicità, strizzo un occhiolino.
Sono i momenti con me quelli che mi mancano di più. Gli stravolgimenti, le corse, la stanchezza e la confusione a volte non ti lasciano spazio per pensare...per lasciare spazio a quei meravigliosi "pensieri lunghi" di cui scriveva Folco Terzani, che sono del resto i più preziosi.
Voglio custodire il mio dono e assaporarlo, con la chiave appesa al collo.
La priorità è il dono, è il Sole, è il sorriso, è il pensiero lungo e tenuto al caldo.
Il passato no, quello non torna e mai tornerà e scavare cercandone brandelli da riportare alla luce non ha alcun senso.
Tengo stretti i ricordi, facendone la migliore cernita per portarmi dietro solo il Sole. Sì, perchè a volte bisogna essere SANI EGOISTI per poter evitare di camminare all'indietro come i gamberi e sbattere ovunque.
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